Offriamo servizi di termografia ad infrarossi, blower door test, misure di trasmittanza mediante termoflussimetro, collaudi acustici per edifici nelle zone di Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna, Mantova, Milano, Ravenna, Venezia, Verona, Vicenza, Treviso, Belluno, Imola, Rimini, Forlì, Modena, Reggio Emilia, Parma, Trento, Bergamo, e per perizie in tutta Italia del Nord.

Per un preventivo sul costo del blower door test invia una mail a: info@saige.it

In Friuli Venezia Giulia siamo attivi nelle province di Udine, Trieste, Pordenone, Gorizia, grazie al nostro ingegnere in loco che esegue test con Minneapolis Blower Door ed ha frequentato il corso CasaClima Blower Door , ed abbiamo eseguito numerosi test per Certificazioni CasaClima e APE , secondo la Direttiva Tecnica CasaClima.Abbiamo eseguito test anche per l’assegnazione dei contributi economici per il risparmio energetico, secondo l’allegato D del  REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI AI SOGGETTI PRIVATI PER LA PROMOZIONE E L’INCENTIVAZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIA della provincia di Udine.

Il test di permeabilità all’aria è obbligatorio per la certificazione Casa Clima in classe A.
A partire dal 1 gennaio 2008 per la certificazione CasaClima è obbligatorio il Blower Door test per la verifica di tenuta all’aria, secondo UNI EN ISO 13829, se è presente un sistema di ventilazione controllata con recupero di calore indipendentemente dalla classe energetica e dalla tipologia costruttiva).
Secondo la nuova direttiva tecnica CasaClima di marzo 2010 tale test è obbligatorio per tutte le abitazioni secondo il metodo A della UNI EN 13829 (edificio in uso), e la certificazione non viene concessa se l’esito del blower door test porta ad un valore n50 maggiore di 2, se non per giustificati motivi con identificazione delle infiltrazioni mediante ripetizione del test con metodo B della UNI EN 13829 (collaudo).
Il decreto 26 giugno 2009 “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici” prevede, al punto 4.2 ed al punto 8 dell’allegato A, la possibilità di prove strumentali sull’edificio, per effettuarne un collaudo energetico.

L’esecuzione del test blower door consente di valutare correttamente il numero di ricambi d’aria e quindi le perdite per ventilazione nelle diagnosi energetiche, e di considerare l’opportunità di un sistema di ventilazione meccanica controllata per migliorare la salubrità interna, le condizioni termo igrometriche ed evitare la formazione di muffe e condense.

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Il blower door test è finalizzato alla determinazione del valore n50, ovvero del numero orario di ricambi d’aria con una differenza di pressione esterno-interno delta-p di 50 Pascal; n50 rappresenta un parametro prestazionale dell’edificio: tanto maggiore è, tanto maggiori sono le infiltrazioni d’aria nell’edificio, e quindi gli sprechi energetici per mantenerlo riscaldato d’inverno e raffrescato d’estate.
Altri problemi connessi con un errato valore di permeabilità all’aria sono l’ingresso incontrollato di inquinanti, la possibile condensa interna con macchi e muffe, ed anche la possibilità di condensa interstiziale nei climi freddi.

Per la misurazione della permeabilità all’aria dell’edificio, viene installato ermeticamente un ventilatore (o più ventilatori, all’aumentare del volume dell’edificio e della sua permeabilità all’aria) nell’apertura di una porta esterna o di una finestra. Vengono installati sensori di pressione che tengono monitorate le pressioni presenti all’interno ed all’esterno dell’edificio durante la prova.
Con il ventilatore in funzione, porte esterne e finestre chiuse, ed apertura di tutte le porte interne onde mettere in comunicazione le stanze interne dell’edificio, viene prodotta una differenze di pressione delta-p (depressione e sovra-pressione) all’interno dell’involucro edilizio rispetto all’ambiente esterna. Il valore di differenza di pressione delta-p viene impostato mediante il numero di giri del ventilatore e la sua sezione, che può essere variata mediante appositi riduttori. Il ventilatore ed i sensori di pressione sono collegati ad un PC che, tramite apposito software, tiene costantemente monitorato il processo. Il flusso d’aria generato dalla delta-p impostata viene definito come portata volumetrica della permeabilità all’aria. Dividendo a portata volumetrica della permeabilità all’aria V50 per il volume interno V sottoposto a prova, si ottiene la permeabilità all’aria n50 in base al volume, parametro che misura la permeabilità all’aria dell’involucro edilizio dell’edificio. Nella prima fase chiamata “cruise”, viene creata e mantenuta una depressione constante di 50 Pa o leggermente superiore. Durante questa fase viene ispezionata l’intera superficie dell’edificio (il suo involucro) alla ricerca delle “perdite”, per individuare dove l’indesiderata aria fuoriesce (punti non ermetici). Questi sono i punti responsabili delle perdite d’aria e quindi del calore dell’edificio. Le perdite maggiori si possono sentire con la mano, mentre per quelle di intensità ridotta è necessario un generatore di fumo oppure un termo-anemometro; questo strumento è stato utilizzato per avere un riscontro delle effettive velocità dei flussi d’aria.
Nella seconda fase, denominata “test”, si sottopone l’ambiente prima a una depressione decrescente da 70 a 25 Pa con passi di 5 Pa e rilevando 100 valori per ogni passo, altri 30 valori sono misurati a macchina ferma prima e dopo la prova.
Nella terza fase viene creata una sovrapressione (invertendo il flusso del ventilatore) e le medesime misurazioni fatte nella fase 2 vengono ripetute.
L’interpolazione dei valori ottenuti nei due test fornisce il numero di ricambi d’aria a una pressione di riferimento di 50 Pa.

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Diagramma con l’esito del test. In ascissa la differenza di pressione, in ordinata il flusso d’aria.

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Diagramma che mostra il controllo in tempo reale a PC della fase in depressione del test, nel caso con 2 ventole: la linea verde rappresenta la diminuzione di pressione all’interno dell’edificio (rispetto alla pressione esterna), le linee gialla e rossa le pressioni all’interno dei ventilatori, con salti dipendenti dal numero di giri e dalla variazione di sezione utile.

Il test di permeabilità all’aria BlowerDoor viene condotto secondo la UNI EN 13829 ed è comprensivo di impiego di:
– 2 turbine blower door Minneapolis model 4
– Trasduttore di pressione APT-4
– termo camera sensore FPA 320×240, sensibilità termica 0,08°C, per ricerca infiltrazioni
– termo anemometro AirFlow TA-7 per quantificazione principali infiltrazioni d’aria (documentate con foto digitali) con test in modalità “cruise”
– PC con software Tectite / Teclog / BD Plus di controllo dei parametri della prova in tempo reale e calcolo valore n50
– Termometro/barometro/anemometro Kestrel 4000 per rilievo condizioni ambientali

Rapporto scritto della prova con:

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– Breve descrizione dell’edificio secondo UNI EN 13829
– Descrizione del metodo di prova e dell’attrezzatura
– certificazione secondo UNI EN 13829 del valore n50 con firma ingegnere abilitato e certificato nel metodo termografia ad infrarosso al 2° livello secondo le norme UNI EN 473 ed ISO 9712
– termografie ad infrarosso eventuali infiltrazioni d’aria
– certificato di calibrazione del trasduttore di pressione
– (a destra: termografia di infiltrazioni aria fredda da trave di tetto in legno)

E’ difficile, in fase di progetto, prevedere come e quanto “funzioneranno” l’isolamento termico e l’impermeabilità all’aria in una costruzione. Infatti i fattori dovuti al cantiere ed ai singoli componenti possono influire significativamente sul risultato finale. Per garantire che vengano conseguiti gli obiettivi previsti, è necessario eseguire verifiche una volta terminato l’edificio.
I valori di riferimento per una impermeabilizzazione all’aria consona con l’isolamento dell’involucro sono di n50<3,0 in assenza di ventilazione meccanica, n50<1,5 con impianti di ventilazione, riferibili alla normativa DIN 4108-7, mentre per case passive si indica il valore più appropriato di n50<0,6 (fonte: Passivhaus Institut). L’impermeabilità all’aria nella posa degli infissi è tra l’altro fondamentale per la corretta esecuzione dei ponti acustici secondo i valori dettati dalla normativa. L’aria passa attraverso le fughe dell’edificio, tipicamente serramenti, ma anche canalizzazioni dell’impiantistica, raccordi delle strutture in legno, e i punti di permeabilità possono essere facilmente individuati tramite la termografia o generatore di fumo.

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Sopra: Immagine termografica delle eccessive perdite d’aria calda al raccordo tra una facciata finestrata ed un muro

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Sopra: Immagine termografica delle eccessive perdite d’aria calda al perimetro delle finestre

La moderna tecnologia di isolamento ha ridotto il fabbisogno termico teorico. Tuttavia difetti di lieve entità, ma situati in posizioni importanti, come ad esempio giunti con infiltrazioni e materiale isolante installato in modo non corretto, possono avere conseguenze importanti sia in termini di temperatura che di comfort. I test di verifica, eseguibili mediante il blower door e la termografia, si sono dimostrati validi dal punto di vista di tutti gli attori del processo immobiliare.

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A sinistra: le principali cause di perdite d’aria negli edifici:
– vento
– effetto “camino”
– canne fumarie, ventilatori o aspiratori, giunti, serramenti

La termografia sottostante, ripresa durante un blower door test, mostra un’infiltrazione d’aria all’interno di un muro sandwich al piano terra, proveniente da un vano tecnico al piano interrato. L’infiltrazione è localizzata dietro al cartongesso interno ed invisibile ad occhio nudo.

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Nelle foto sottostanti sono visibili le infiltrazioni d’aria in una casa in legno, rilevate con termocamere durante il blower door test:

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Nelle foto sottostanti sono visibili le infiltrazioni d’aria dagli impianti elettrici non correttamente sigillati:

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